Anche se ci sembra di non avere ancora sete, c’è un momento in cui il corpo è già in allarme. Sono le cellule nervose che iniziano a lavorare con meno efficienza, causando un calo della concentrazione e cambiando pure il nostro umore. È una sete silenziosa quella che arriva prima della sete reale.
Bere poca acqua non significa solo disidratarsi, ma alterare l'equilibrio uno dei sistemi più raffinati che abbiamo: il cervello.
E se la qualità dell’acqua che bevi ogni giorno non è ottimale, anche i neuroni ne risentono. È qui che entrano in gioco i depuratori acqua domestici, perché assicurano proprio quell’acqua di cui il cervello ha tanto bisogno per funzionare al meglio.
Quando il cervello “sente” la sete
La sete non è un istinto immediato, anzi giunge con un segnale abbastanza tardivo.
Il cervello, in particolare l’ipotalamo, ha il compito di monitorare costantemente la quantità di liquidi nel sangue. Una riduzione minima di acqua basta a innescare nel cervello una serie di segnali precoci, come affaticamento, difficoltà di concentrazione e irritabilità, ancora prima che insorga la sete vera e propria.
È dimostrato, infatti, che una minima disidratazione può ridurre fino al 10% la capacità eseguire lavori mentali o stare davanti a un PC. Il cervello, insomma, ha sete prima che ce ne accorgiamo.
La qualità dell’acqua conta più della quantità
Bere è utile, ma bere meglio fa la differenza.
L’acqua non è tutta uguale: può contenere troppi minerali, residui, tracce di metalli o sostanze indesiderate che, nel lungo periodo, possono influire sui meccanismi cellulari.
I depuratori acqua domestici sono progettati per eliminare le impurità dall’acqua per renderla più equilibrata, anche nella concentrazione di sali.
Il cervello è composto per oltre il 75% da acqua. Se quella che si beve contiene cloro, microplastiche o altre impurità il corpo deve “lavorare” di più per filtrarla. Non a caso, chi usa depuratori d’acqua domestici racconta di sentirsi più leggero e con una digestione più rapida. Non è magia: è fisiologia, cioè è il corpo che, con l’acqua giusta, torna a funzionare come dovrebbe.
Un’acqua leggera e cristallina alleggerisce il carico dei reni, migliora la microcircolazione e ottimizza il trasporto dell’ossigeno e dei nutrienti al cervello.
Il paradosso moderno: acqua ovunque, ma cervello disidratato
Viviamo circondati dall’acqua: bottiglie, bibite, infusi sono tutti di facile reperibilità, eppure molte persone sono disidratate. Ma com’è possibile? Qual è il motivo? La risposta è semplice, quanto scontata: non si tratta di QUANTO beviamo, ma di COSA beviamo.
Molte bevande industriali contengono zuccheri e additivi che, paradossalmente, disidratano.
Anche l’acqua del rubinetto, in alcune zone d’Italia, può avere un residuo fisso elevato o tracce di nitrati, che rendono l’organismo meno efficiente nel gestire i liquidi.
Con un depuratore acqua domestico, invece, si può depurare l’acqua in casa in modo continuo, ottenendo un’acqua leggera ed equilibrata. Molti impianti di depurazione acqua casa moderni sono discreti perché si possono mettere sotto al lavello, senza modificare l’impianto principale. L’installazione è semplice: si può aggiungere un secondo rubinetto accanto a quello esistente o scegliere un rubinetto a più vie, fornito direttamente dall’azienda. In entrambi i casi, non è necessario forare il lavello e il montaggio avviene in poco tempo.
L’acqua depurata rende “felice” il cervello
Bere molto non serve, se l’acqua non è quella giusta.
Un’acqua troppo dura o sbilanciata può affaticare il corpo.
Per questo i depuratori acqua sono una scelta di cura quotidiana e, quando il cervello riceve acqua di qualità, la differenza si sente.
Ecco cosa succede in pratica:
Neuroni più efficienti: l’acqua pura migliora la trasmissione elettrica tra le cellule nervose.
Meno stanchezza mentale: la disidratazione riduce l’afflusso di ossigeno; un’acqua depurata migliora la fluidità del sangue.
Umore più stabile: l’acqua influisce sulla produzione di serotonina e dopamina.
Sonno più regolare: con un'idratazione costante il sistema nervoso è più bilanciato.
Mettiti in gioco: prova questo mini esperimento casalingo
Prova questo piccolo esperimento per scoprire quanto la qualità dell’acqua può influenzare il corpo e la mente.
Prepara 4 bottiglie identiche.
Riempine due con l’acqua del rubinetto e le altre con l’acqua del tuo depuratore per acqua di casa. Usa bottiglie uguali, senza etichette: così si evitano i condizionamenti.
- Per 24 ore bevi solo l’acqua depurata.
fai bene attenzione a tre aspetti:il gusto (più morbido o neutro?),
la digestione (ti senti più leggero dopo i pasti?),
la concentrazione (la mente resta più sveglia?).
Poi torna per un giorno all’acqua del rubinetto.
Bevi la stessa quantità e nota se cambia qualcosa:
senti un retrogusto diverso o meno voglia di bere?
percepisci una leggera pesantezza dopo i pasti?
la sete ritorna più in fretta?
Molte persone che usano depuratori acqua domestici raccontano proprio questo: con l’acqua depurata si tende a bere di più e più volentieri, perché il gusto è migliore e la sensazione in bocca è più leggera.
Un piccolo esperimento, ma sufficiente per far capire quanto il cervello sia in grado di “riconoscere” l’acqua di qualità.
Per concludere, possiamo dire che l’acqua è il software del nostro cervello: se il programma è lento, anche i nostri pensieri rallentano. Perciò quando pensiamo “non ho sete”, il nostro cervello probabilmente sta già aspettando un bel sorso d’acqua buona.